venerdì 24 dicembre 2010

Buon Natale

Possa la strada venirti incontro
possa il vento sospingerti dolcemente.
Possa il mare lambire la tua terra
e il cielo coprirti di benedizioni.
Possa il sole illuminare il tuo volto
e la pioggia scendere lieve sul tuo campo.
Possa Iddio tenerti sul palmo della sua mano
fino al nostro prossimo incontro.
Buon Natale a tutti.

domenica 12 dicembre 2010

Precetto di vita

domenica 5 dicembre 2010

Elenco delle cose che hanno segnato gli ultimi 10 anni della mia vita

Seguendo il fortunato "format" degli elenchi inaugurato dalla trasmissione Vieni via con me di Fazio e Saviano, ho pensato di redigere un elenco delle cose che trovo abbiano segnato il mio cammino negli ultimi anni. E' un elenco di cose sbagliate, di cose imparate, di cose perdute e di cose acquisite.
Alla fine mi sono resa conto che il viaggio, in certi momenti duro e faticoso, mi ha permesso di seminare finora il germe di una consapevolezza che reca con sé frutti meravigliosi, a volte amari, ma pur sempre importanti.

ELENCO DEGLI ERRORI E DELLE VITTORIE DEI MIEI ULTIMI 10 ANNI

ELENCO DELLE COSE SBAGLIATE
Ho sprecato i giorni quando c'era tempo;
Ho perso occasioni perchè non ero mai pronta;
Ho aspettato treni che non sono mai passati;
Ho costruito silenzi quando avrei dovuto parlare;
Ho perduto affetti per questioni d'orgoglio;
Ho lasciato la presa quando avrei dovuto osare;
Ho subito le scelte degli altri per mancanza di fiducia;
Ho portato pesi che avrei dovuto abbandonare;
Ho tradito idee per le quali avevo combattutto.

ELENCO DELLE COSE CHE HO IMPARATO
Ho capito che alzarsi tardi riposa;
Ho vinto l'autodistruzione con la leggerezza;
Ho capito che a volte l'amore può essere un punto di vista;
Ho notato che la suggestione può far vivere esperienze straordinarie ma irreali;
Ho vinto l'impazienza con la costanza;
Ho superato l'incertezza con il tempo;
Ho vinto il dubbio e la paura con il coraggio;
Ho imparato che restare senza alternative può essere la migliore occasione che si ha per dare il giusto corso alle cose;
Ho imparato che è concreto quello che, alla fine della giornata, ti fa dormire sereno.

martedì 23 novembre 2010

Riflessioni di bassa lega

Riporto un dialogo illuminante pubblicato da Riccardo Chiaberge su "Intelligence in Lifestyle" - supplemento mensile del Sole 24 ore - nel Maggio di quest'anno.
Forse l'argomento non colpisce nemmeno più, ma l'ignoranza...bè quella riesce a soprendermi ancora oggi...

DIALOGHETTO MORALE NELLO SPOGLIATOIO DI UNA PALESTRA MILANESE
 "Ueee Fede, allora? Tutto a Posto?"
"Alla grande, Giampi! Ieri sera hai visto la partita?"
"Si, che figata! Mia moglie non mi teneva più tanto urlavo..."
"Vedi cosa ti dicevo? Senza quel negher di merda giochiamo meglio! Se c'era lui col cavolo che andavamo in finale! Ma oggi cos'hai fatto?"
"Venti minuti di spinning, a 60 Rpm. Duecento calorie bruciate"
"Tutto lì? Fangòtt, terun che non sei altro! Se non pedali, la pancetta non va giù, e quest'estate non trombi!"
"Eh vabbè dove siamo? In un lager?"
"Certo. Dovrebbero mettere qui fuori quella scritta: LO SPORT RENDE LIBERI"
"Già, così poi la rubano, come in quel posto della Polonia, come si chiama?"
Scoppio di ilarità nel corridoio.

Il negher, "alias" Ballotelli, è cittadino italiano, nato in Italia, cresciuto in Italia gioca in una squadra italiana.
I terùn normalmente hanno un fisicaccio baciato dal sole che purtroppo non c'è al nord.
Quel posto della Polonia è il campo di concentramento di Auschwitz dove, per beffa, era stato appeso il cartellone "IL LAVORO RENDE LIBERI". Non c'è nella storia, a mia memoria, una cosa più abominevele dell'uso dei lavori forzati per piegare uomini liberi la cui unica colpa è quella di appartenere ad una "razza" diversa.

SCONCERTATA, DISGUSTATA, RASSEGNATA.

sabato 13 novembre 2010

Un'estate astrologicamente rovente....

E' da un pò di tempo che per esercitarmi sulla corretta interpretazione dei transiti e degli aspetti planetari, guardo a ritroso alcune particolari situazioni che mi sono accadute e cerco di scrutare la carta astrale per capire se i transiti danno spiegazione di quanto si è verificato.

Quest'estate abbiamo visto come il cielo sia stato attraversato da transiti che hanno disegnato una croce cosmica nei 4 segni cardinali (cancro, capricorno, ariete e bilancia).

La situazione mi toccava personalmente molto perchè io sono del segno del cancro, con luna in ariete e diversi pianeti in bilancia....
Notoriamente una croce cosmica crea delle tensioni e delle sfide che l'individuo deve fronteggiare. Il superamento di queste genera nuove opportunità e prese di coscienza che aiutano l'evoluzione personale.
L'estate scorsa per quanto mi riguarda, è stata alquanto travagliata. Ho scoperto verità che alcune persone "amiche" mi nascondevano da molto tempo e ho dovuto aprire gli occhi su qualcuno che sembrava sincero e disinteressato e si è invece poi rivelato un astuto approfittatore...
La croce cosmica che ha caratterizzato il periodo, andava a formarsi nel mio quadro astrale fra l'11a (casa delle amicizie), l'8a (casa dello scorpione e della manipolazione in un certo senso), la 5a (che ospita attualmente il transito di giove e urano) e la 2a casa.
Plutone transita nella mia 2a quadrando giove e saturno natali posizionati in 11a.
Saturno di transito in 11a si congiunge a giove-saturno natali e quadra il mio sole-mercurio natali posizionati in 8a.
Giove e urano di transito in 5a casa che quadravano sole-mercurio natali in 8a  e si opponevano a giove-saturno natali in 11a.
Insomma il mio sole e la mia 11a casa sono stati i più bersagliati!
Considerate le case coinvolte e i pianeti coinvolti, mi riesce facile interpretare gli eventi come sfruttamento da parte degli amici e quindi tensioni da affrontare con persone che credevo di conoscere.
Raccontare tutto quanto è accaduto comporterebbe stare qui a scrivere un post lunghissimo fino alla fine della giornata. Posso assicurare, ad ogni modo, che adesso che tutto è passato, la presa di coscienza mi ha portato a vedere ben al di là di quello che facevo abitualmente.
Di conseguenza, affrontare la croce cosmica, è servito alla mia crescita personale.


giovedì 4 novembre 2010

Quando la "simpatia" diventa l'anticamera dell'imbecillità....

E' cronaca di questi giorni ormai che il presidente del Consiglio è nuovamente sotto i riflettori per le dichiarazioni rilasciate da "Ruby", una minorenne marocchina che lui avrebbe cercato di aiutare. Nel momento in cui la giovane è stata arrestata per furto, ha dichiarato di conoscere il premier che in varie occasioni le ha prestato il suo aiuto sotto forma anche di regali e bei vestiti.

Non voglio stare qui a sprecare tempo e parole sulla questione che si commenta ampiamente da sola, ma voglio sottolineare quello che il presidente del consiglio ha dichiarato il giorno dopo ai giornali quasi a "GIUSTIFICAZIONE" del suo comportamento: meglio le belle donne che i gay.

In questo post ho voluto riportare una lettera aperta di Nichi Vendola, presidente della Regione Puglia che oltre ad essere un leader politico nella mia regione, un uomo dalle vedute ampie e futuristiche e un amministratore davvero in gamba come la Puglia ne aveva avuti pochi negli ultimi decenni, è anche un omosessuale.

Le battute "ironiche" di Berlusconi sulla figura di Vendola si sprecano. In diverse di queste battute ha fatto riferimento all'orecchino che Vendola porta all'orecchio sinistro e altre volte alla sua sessualità.

Credo che una persona che rappresenta l'Italia davanti al resto del mondo potrebbe perlomeno fare lo sforzo di collegare il cervello alla bocca prima di esprimersi in pubblico con toni chiaramente omofobi.

La sua "battutina simpatica" sulle belle donne è a dir poco patetica e se si va più là oltre l'aspetto burlone, si nota anche come la battuta sia altamente discrimiatoria, inappropriata, fuori tempo e soprattutto fuori luogo e non solo perchè è stata detta da una persona che ricopre un'alta carica istituzionale.

Ho moltissimi amici omosessuali e la cosa mi ricopre di vergogna conoscendoli. Mi vergono io anche per loro.

Chiunque non si renda conto che per abbattere certe barriere alcune categorie di soggetti hanno dovuto vincere dure battaglie legali e morali, non è solo uno stolto, ma è soprattutto una persona ignorante che non conosce la storia e che non si vergogna di essere ignorante perchè crede che il popolo che governa lo sia altrettanto.

L'insulto quindi è doppio.

Il nostro presidente del consiglio si ricorda percaso che i gay hanno dovuto combattere contro un sistema che aveva etichettato le loro scelte sessuali come malattie da inserire nel dizionario della salute mentale? Si ricorda che gran parte di atti di violoenza o bullissimo vengono perpetrati ai danni di soggetti omosessuali?

Io credo che Silvio Berlusconi sia una figura patetica e dannosa per il nostro paese, ma più mi guardo intorno più noto gente compiacente che appoggia e applaude a questo teatrino dell'assurdo, a questo "ciarpame senza pudore", giusto per citare Veronica Lario...

L'eco di simili dichiarazioni riporta un'immagine del bel paese che non fa che rafforzare gli stereotipi sugli italiani: mafia, pizza e mandolino come se non ci fosse nient'altro. E dire che prima eravamo un popolo di santi, poeti e navigatori....

Si potrebbero citare tante frasi celebri a conclusione di quest'intervento, ma me ne viene una veramente appropriata di Maurizio Crozza presa dalla copertina di Ballarò di martedì 2 novembre u.s.:

"L'italia non è un paese per vecchi nè un paese per giovani. E' un paese per comici!"

martedì 28 settembre 2010

Or che ‘l ciel e la terra e ‘l vento tace

Or che ‘l ciel e la terra e ‘l vento tace

e le fere e gli augelli il sonno affrena,

Notte il carro stellato in giro mena

e nel suo letto il mar senz’onda giace,

vegghio, penso, ardo, piango e chi mi sface

sempre m’è innanzi per mia dolce pena;

guerra è il mio stato, d’ira e di duol piena,

e sol di lei pensando ho qualche pace.

Così sol d’una chiara fonte viva

move il dolce e l’amaro ond’io mi pasco;

una man sola mi risana e punge.

E perché il mio martir non giunga a riva,

mille volte il dì moro e mille nasco:

tanto dalla salute mia son lunge.
 
Francesco Petrarca

domenica 5 settembre 2010

Vinicio Capossela - Parla Piano

"Quando ami qualcuno

meglio amarlo davvero e del tutto

o non prenderlo affatto

dove hai tenuto nascosto

finora chi sei? "

"...in un’alchimia di desideri

sopra il volto tuo

pago il pegno di

rinunciare a me

non sapendo dividere

dividermi con te..."

"...affidarsi a te non fidandomi di me.."

"Sopra il volto tuo

pago il pegno di

rinunciare a noi

dividerti soltanto

nel volto del ricordo"

sabato 4 settembre 2010

Scontro tra titani....



Certi giorni odori, nomi, sensazioni riportano l'orologio indietro.
Quando il tempo si ferma ci sono momenti in cui risco a cogliere l'essenza di quello che è stato.
E' proprio nella memoria più dolce che si alimenta una sete di te che riempie la giornata e sembra non volermi abbandonare.
Memoria spregevole, megera ingannevole! Tiri fuori il buono nei momenti in cui sono debole, quando il tempo si ferma e intorno c'è solo silenzio...
La forza delle decisioni mi viene meno e finisco per dimenticare tutto, anche ciò che mi ha fatto scegliere, decidere, chiudere.
Cuore e mente, mente e cuore...Scelta curiosa di vocaboli..
Il cuore mente? O è la memoria che inganna il cuore?
"Miele nel vino tu sei..." recita la canzone che ascolto da un pò.
Come miele nel vino... Come il vento che soffia sopra le pianure.
Hai costruito un disordine di armonie dentro la mia testa che adesso non so governare.

domenica 18 luglio 2010

Essere felici

Cos'è che rende felici? Cosa invece ci rende infelici?
Perchè la stragrande maggioranza delle persone vive rincorrendo la felicità, lotta per ottenerla e quando ci riesce essa non sembra bastare e dura sempre così poco?
Perchè essere felici, se per esserlo si finisce per vivere da infelici?
Mi sono posta queste domande diverse volte, spesso la risposta è banale.
La maggior parte dei problemi dell'essere umano ha delle risposte semplici: l'ovvietà, pur essendo sotto i nostri occhi, è talmente ovvia che non riusciamo a vederla.
Restiamo come sbalorditi quando, di colpo, ci coglie.
Uno dei miei telefilm preferiti è "Grey's Anatomy", spesso le riflessioni all'inizio e alla fine del telefilm mi fanno pensare. L'ultimo episodio che visto intitolato "Persone felici", mi ha fatto pensare proprio alla felicità. Le riflessioni erano pressapoco queste:
E' convinzione comune che pensare positivo contribuisca a vivere una vita più sana e più felice. Da bambini ci dicono di sorridere, essere allegri e fare la faccia contenta. Da adulti ci dicono di considerare il lato positivo, essere ottimisti e vedere il bicchiere mezzo pieno. Ma a volte la realtà ostacola la nostra capacità di interpretare una parte allegra: la salute può non assisterti, il fidanzato tradirti, gli amici deluderti. E' in quei momenti che vuoi solo la realtà, smetterla di recitare ed essere te stesso: vero, spaventato e infelice.
Chiedete alla gente cosa vuole di più dalla vita, la risposta è semplice: essere felici. Forse è questa aspettativa però, il desiderio di essere felici, ad impedirci di esserlo. Forse più cerchiamo e vogliamo uno stato di beatitudine, più questo ci confonde al punto da non riconoscerci più. Invece continuiamo a sorridere e basta sforzandoci di apparire felici come vorremmo essere, finchè alla fine la verità ci colpisce: la felicità è sempre stata lì. Non nei nostri sogni o nelle speranze ma in ciò che conosciamo, che è confortevole, familiare.
Sono riflessioni sconcertanti nella loro banale verità, tuttavia mi chiedo: e quando la realtà ci colpisce troppo tardi? Oppure, se non riusciamo a vedere che la felicità è sempre stata lì?
Siamo destinati a convivere con il desiderio di felicità in un corso di eventi che si ripetono incessantemente come in un sistema autopoietico che riproduce ogni volta le condizioni della sua esistenza? Oppure un miracolo, presto o tardi, illuminerà la strada consentendoci di vedere ciò che è sempre stato sotto i nostri occhi?

E soprattutto...accadono i miracoli?

mercoledì 7 luglio 2010

L'ossessione

Ciascuno di noi, almeno una volta nella vita, sperimenta l'ossessione verso qualcuno o qualcosa.
Astrologicamente parlando ritengo che il responsabile di tutto questo sia Plutone.
Grazie al confronto con un'amica, in questi giorni, sto riflettendo sul modo in cui Plutone si serve delle situazioni e delle persone per manipolare, raggirare, ossessionare.
Da plutoniana quale sono, dovrei saper gestire questo piccolo ma potente pianeta, tuttavia non è così semplice perchè pur conoscendo bene la profondità e la forma degli abissi, non si può certo evitare di affrontarli. Per questo Plutone è ostico anche per chi sa guardarlo in faccia.
La mia riflessione però si vuole concentrare sul rapporto Venere-Plutone capace di creare all'individuo serie difficoltà relazionali.
Partendo dal presupposto che avere un aspetto plutone-venere nel tema- a prescindere dall'aspetto- non sia mai una passeggiata, si può certamente notare che aspetti venere-plutone sono molto frequenti nei temi natali delle persone e, se i pianeti sono adeguatamente supportati da altri buoni aspetti, normalmente è più semplice gestire la potenza che l'incontro di queste due nature differenti può generare.
Io ritengo che i problemi seri arrivino con gli aspetti di qudratura/opposizione dei due pianeti.
Un aspetto di questo tipo può veramente creare blocchi o difficoltà nelle relazioni affettive in quanto impedisce un rapporto equilibrato fondato su un sentimento razionale.
Qualcuno potrebbe obiettare che i sentimenti non sono mai razionali e in effetti si potrebbe dire che è così, tuttavia l'astrologia ci insegna che governatore dei rapporti e delle relazioni è il segno della bilancia con la relativa 7a casa che, al contrario, ci parlano di equilibrio e della necessità di accettare e venire "a patti" con gli altri. Lo stesso matrimonio, prescindendo dalle implicazioni di tipo puramente emozionale, è a tutti gli effetti un contratto tra due parti.

Ad ogni modo, un aspetto negativo tra plutone- venere spesso caratterizza quelle persone che amano in modo viscerale e dannoso prima di tutto per se stesse, le case coinvolte dall'aspetto possono dare maggiori indicazioni sugli ambiti in cui viene espresso questo sentimento.
La maggior parte delle persone che possiedono questo aspetto sono state manipolate o magari usate e hanno sviluppato forme di difesa difficili da sradicare per cui, quando incontrano qualcuno disposto ad amarle, hanno talmente poca fiducia nella relazione e in se stesse, da nutrire verso l'oggetto dei loro desideri una vera e propria ossessione finendo con il rovinare anche il migliore dei rapporti. Certo il tutto si acuisce se sulla strada ci si imbatte in una persona con proprie difficoltà relazionali o pianeti/aspetti che attivano inqualche modo l'aspetto venre-plutone della prima persona.
Da detentrice di un aspetto di quadratura venere-plutone, credo di aver sperimentato bene questo sentimento.
La parte più difficile, come sempre, è guarire ed evolvere, lasciar andare...
Nonostante sia la parte più difficile, quando si riesce a farlo, anche per poco tempo, si prova un'indescrivibile sensazione di libertà  e serenità difficile da spiegare.
E' come riuscire a trovare un'oasi dopo tre lunghi giorni di cammino nel deserto: è liberatorio.
Il ricordo magari non svanirà, ma si sarà liberi dall'ossessione...
L'ossessione mi porta alla mente le parole di una bellissima canzone dei Radiodervish: "L'immagine di te" il cui ritornello recita così:
L'immagine di te, l'immagine di te
che il desiderio non fa spegnere
L’amore che fa impazzire gli dei

Svanisce nei giorni che non avrò mai
Io dove sarò
Tu dove sarai
è più o meno quello che uno si ripete ossessivamente quando ama in modo viscerale qualcuno, no?

domenica 4 luglio 2010

Una serata semplicemente particolare

Questa sera sono uscita a fare due passi sotto casa. Era una serata tranquilla e non avevo voglia di fare tardi. In giro con gli altri siamo finiti in una specie di universo parallelo all'interno della città: una piccola festa di quartiere organizzata nei pressi di un terreno bonificato vicino a un naviglio. Era  pieno di gente, musica e cose buone da mangiare.
Mi sembrava di aver fatto un salto indietro nel tempo! Seduti tutti insieme in una grande tavolata ci siamo trovati a parlare per ore con un anziano di paese che parlava tantissimo ma nella sua incessante sequenza di pensieri e perle di saggezza, ho recuperato un senso di antica saggezza popolare che avevo perduto da tempo, all'incirca con la scomparsa dei mie parenti più anziani.

Con il sottofondo musicale di un gruppo di paese, nella semplicità della terra e dei sapori popolari, nell'aria fresca della serata, ho riscoperto delle verità che oggi sembrano non bastarci più: al mondo si nasce per seguire un percorso di vita che è ciclico per tutti. La vita è questo: la famiglia, la terra, le tradizioni, il rinnovarsi delle stagioni e i frutti sempre diversi che il tempo regala in ogni annata.
Un piacevole ricordo delle mie estati in campagna o trascorse nell'orto di casa di mia nonna mi ha pervaso, facendomi recuperare un senso di infanzia e di sicurezza che non provavo da molto. I riti del mare e della terra, i colori e gli odori di quell'età mi son tornati in mente vividi proprio come erano una volta...La semplicità di quelle mattine calde e piene di progetti di ragazzina: non sapevo cosa avrei fatto ma possedevo la certezza delle mie conoscenze, insomma una serata semplice, come ne capitano poche.

Ricordi dolci di una cancro bucolica...

domenica 27 giugno 2010

I segni del tempo


Mi rendo conto che in questo periodo della mia vita, in concomitanza con il mio compleanno, mi lacio spesso trasportare dalla malinconia e tiro le somme di quello che è stato l'anno trascorso...
Sulla scia dei ricordi e del tempo passato, ascolto musica che meglio descrive il periodo che vivo. In questa canzone dei Baustelle - gruppo che apprezzo molto - tratta dal nuovo album "I mistici dell'occidente", rivedo l'anno che è trascorso. Rispetto al mio compleanno di un anno fa, sono successe così tante cose che non saprei da dove iniziare e se penso come spesso certi anni passino senza eventi significativi, mi stupisco di come il tempo, pur scorrendo nello stesso modo per tutti, ha un ritmo diverso per ognuno di noi.
Spesso del tempo non ci accorgiamo neppure e nonostante tutto, come dicono i Baustelle,
"il tempo ci sfugge ma il segno del tempo rimane..."

lunedì 21 giugno 2010

Partire è un pò morire...

Partire è un po' morire rispetto a ciò che si ama poiché lasciamo un po' di noi stessi in ogni luogo ad ogni istante. E' un dolore sottile e definitivo come l'ultimo verso di un poema... Partire è un po' morire rispetto a ciò che si ama. Si parte come per gioco prima del viaggio estremo e in ogni addio seminiamo un po' della nostra anima. " Edmond Haracourt

mercoledì 16 giugno 2010

Cuore pallido - Amalia Gre'

martedì 8 giugno 2010

Dannati ricordi....

Alcune persone sostengono che ricordare sia difficile, io sostengo l'esatto contrario: dimenticare è molto più complicato...
Ma quello che proprio non riesco a comprendere è come mai la mente conservi il ricordo di qualcosa di brutto, che si sapeva non sarebbe stato parte del proprio percorso di vita e che, dopotutto, si era riusciti a superare...
Dimenticare dovrebbe essere un meccanismo di difesa della memoria quando qualcosa ci fa soffrire, invece a volte non è così, a volte le cose ti restano cucite addosso come la pelle, ti pervadono come l'odore delle sigarette quando entri in un locale e di esse ti resta traccia anche se non lo vorresti, come quando ti cade una goccia di candeggina proprio sul tuo jeans preferito!
Mi vengono in mente due frasi celebri di due autori che leggo sempre molto volentieri: Pablo Neruda e Paolo Coelho.
Pablo Neruda ha scritto:
Amare è così breve e dimenticare e così lungo.
Paolo Coelho ha scritto:
Quanto più lontano stanno dagli occhi, tanto più vicino al cuore stanno i sentimenti che cerchiamo di soffocare e dimenticare.
Hanno ragione entrambi perchè alla fine per quanto si scelga di voler dimenticare, spesso il percorso è lungo e doloroso e la vita non fa altro che metterti davanti nuovi ostacoli per impedirti di dimenticare quello che stai disperatamente cercando di rimuovere dalla tua strada. La vita non ha solo il senso dell'umorismo, molto spesso ha anche spirito di contraddizione!

martedì 25 maggio 2010

sabato 15 maggio 2010

L'ascendente e....la maschera?

La prima cosa che si apprende studiando astrologia, o perlomeno è la prima cosa che ho appreso io, è che una persona non è fatta di solo segno zodiacale: c'è da considerare tutto un tema natale composto da pianeti, case astrologiche e ascendente che si determinano a partire dall'orario e dal luogo di nascita.
Questo è un gran sollievo: pur essendoci migliaia di persone con lo stesso segno, la loro diversità dipende dai molti fattori che compongono il loro quadro astrale.
Uno di quegli aspetti è particolarmente importante: l'ascendente.
Sui libri di astrologia normalmente si legge che l'ascendente, ovvero il segno che sorge all'orizzonte nel momento della nascita e cuspide della prima casa astrologica, rappresenta l'immagine di noi che viene mostrata agli altri. Il modo di apparire e l'impressione che diamo agli altri è determinata dal nostro ascendente. Contemporaneamente rappresenta il modo in cui una persona vede e affronta la vita . Il segno in cui cade l'ascendente - e i pianeti che si trovano nella prima casa - influenzano il nostro carattere e determinano le nostre aspettative, il modo di agire, la personalità e anche l'aspetto fisico.
Sebbene sia così importante l'ascendente non è ciò che siamo ma ciò che sembriamo... Questa cosa mi ha fatto riflettere molto quando ho iniziato ad accostarmi all'astrologia.
L'aspetto che più mi colpisce è che un elemento così importante e determinante per il carattere e la personalità, altro non è che una maschera...ciò che siamo veramente è infatti determinato dall'io, ovvero dal nostro sole. Nella società, tutti i giorni noi sperimentiamo ruoli diversi indossando molte maschere differenti. Nello stesso tema natale, infatti, ogni casa è occupata da un segno zodiacale- almeno quasi sempre- il che vuol dire che nei diversi settori da esse rappresentati noi ci esprimiamo ogni volta con modalità diverse.
Per fare un esempio si può pensare a una 7a casa nel segno dei gemelli: ci permetterà di essere "civettuoli" e un pò superficiali nel settore delle relazioni; introdurrà elementi di versatilità, leggerenza, novità allontanando il rischio di un rapporto noioso, ma potrebbe al contempo portare a una pluralità di relazioni diverse.
Così pure avere una seconda casa nel segno del sagittario vorrà dire che nel settore delle risorse economiche e della sicurezza si agirà in modo avventuroso: si tenderà a considerare poco importante l'accumulo di denaro e si vivrà con poche certezze di fondo considerando questi aspetti solo da un punto di vista "filosofico".
Eppure l'ascendente è una maschera particolare... è quella che indossiamo più spesso, è la nostra preferita; è indossata talmente tanto spesso che il più delle volte è ciò che noi crediamo di essere e in molti casi l'ascendente ha una forza tale da sovrastare perfino "il vero io". L'ascendente ci permette di recitare la nostra parte preferita, è il personaggio che vorremmo essere, il nostro scudo, la nostra parte più riuscita, il nostro alter ego anche se quello che sembriamo non è ciò che siamo in realtà....
Si dice che l'ascendente rispecchi soprattutto la prima parte della vita di una persona lasciando spazio al vero sè solo più avanti, quando con il passare degli anni la natura più autentica dell'essere umano riesce a farsi strada e imporsi nel mondo, solo allora la forza dell'ascendente diminuisce e la maschera può finalmente cadere.
Esso rappresenta una corazza di cui spesso non si riesce a fare a meno...e del resto questo è il suo fascino... Come diceva Pirandello in Sei personaggi in cerca d'autore:
"Un personaggio, signore, può sempre chiedere a un uomo chi è. Perchè un personaggio ha sempre una vita sua, segnata di caratteri suoi, per cui è sempre 'qualcuno'. Mentre un uomo, un uomo così in genere, può non essere 'nessuno' ".

domenica 9 maggio 2010

Un'esperienza rivelatrice...

Oggi scrivo di un argomento al quale non mi ero mai interessata fino ad oggi.
Un'amica mi ha invitato questo pomeriggio, ad una festa presso la sua associazione dove, solo per la giornata di oggi, si poteva effettuare una seduta prova di shiatsu.
Ero molto curiosa perchè ho sempre sentito parlare dei benefici di questo tipo di massaggio ma non lo avevo mai provato, per cui ho deciso di scrivere il mio nome in lista per prenotare la seduta.
Quando è arrivato il mio turno, il terapeuta mi ha spiegato cos'è lo shiatsu e qual è la filosofia che ne è alla base. Conoscevo per grosse linee questo tipo di massaggio ma non sapevo che ad ogni punto del corpo sul quale viene esercitata la pressione, corrisponde un riflesso dello stato d'animo e dell'umore di una persona.
Il terapeuta mi ha spiegato che a seconda delle zone del corpo dove si riscontra più morbidezza o più durezza, si può stabilire cosa sta cercando di comunicarci il nostro corpo riguardo una specifica situazione che stiamo vivendo.
Secondo la tecnica più diffusa in occidente, lo stile Masunaga, l'organismo deve essere riequilibrato in tutte le sue funzioni, se l'equilibrio manca infatti questo è causa di patologie che si riversano anche sullo stato emotivo.
Il terapeuta mi ha detto che dopo il massaggio, mi avrebbe spiegato quali punti del mio corpo risultavano più "bloccati" e avrebbe quindi spostato l'attenzione dai sintomi alle cause, per trovare la strada migliore per risolverli.
Il massaggio è durato 15 minuti circa, la parte successiv ainvece è durata più a lungo.
Mi aspettavo di avere un resoconto sul mi stato muscolare, ma non immaginavo che il terapeuta sarebbe stato in grado di collegare le mie contratture fisiche alle situazioni che sto vivendo con una simile precisione!!!
La cosa mi ha sbalordito! E' stato perfettamente in grado di parlarmi di un blocco emozionale che so essere dovuto a una situazione incresciosa che da tempo cerco di lasciarmi alle spalle, ma era come se conoscesse i miei problemi non solo fisici ma anche emotivi: mi ha anche saputo dire con precisione quali sono gli stati d'animo che mi vengono provocati più spesso da questa situazione che sto vivendo.
E' stata veramente un'esperienza rivelatrice e utile, la consiglio caldamente a tutti.
Una cosa che mi ha detto, l'ho riscontrata anche nell'ultimo libro che sto leggendo: "Spesso abbiamo bisogno che siano gli altri a farci vedere l'ovvio che è sotto i nostri occhi, semplicemnte perchè non siamo pronti a vederlo anche se il nostro corpo ci avverte in ogni modo".
Mi ha fatto riflettere molto....

venerdì 7 maggio 2010

Vedessi com'è grande il pensiero del mare

Vedessi com'è grande il pensiero del mare dove il mio dolce amore oggi è andato a pescare. Vedessi com'è grande la vela del pensiero eppure sono sola come un vecchio mistero. Vedessi che coralli ci sono in fondo al mare e lui non mi ha pescato perchè doveva andare. Vedessi come piango un pianto universale un amore così bello non doveva far male.. (Alda Merini)

sabato 1 maggio 2010

La Fame Di Camilla - Buio e Luce

Fingerò di non pensarti, mentre fingi di non voler più me...

mercoledì 28 aprile 2010

Uno sguardo al cielo

Quante volte mi sono detta (quando le cose non vanno bene): "Ah! Sarà colpa della mia cattiva stella!".
Bè nel corso degli anni ho cercato di verificare se era vero appassionandomi all'argomento astrologia...
Come molti appassionati, ci si avvicina inizialmente per curiosità o forse per sapere a chi dare la colpa quando qualcosa va storto. :)
Ma molto più semplicemente penso che dipenda dal bisogno dell'essere umano di credere che ciò che desidera possa accadere grazie a un colpetto della fortuna!
Personalmente ho riscontrato una certa verità in quello che leggevo, così ho cominciato ad acquistare un pò di libri per iniziare a farmi una cultura generale sull'argomento.
Conoscendola meglio l'astrologia, si scopre anche che dopotutto non è una scienza così "astrusa". Spesso viene criticata perchè c'è l'uso di leggere sui giornali, ascoltare in tv o per radio, delle previsioni che dovrebbero identificare tutti gli esseri umani sulla terra in 12 segni zodiacali, e questo è impossibile!
E' ovvio che si riuscirà a trovare delle corrispondenze con molta difficoltà in questo modo...
Ogni persona infatti, nasce in una data esatta, in luogo specifico e ad un orario preciso; in quel momento i pianeti nel cielo hanno una posizione legata esattamente a quel luogo, quel giorno e quell'ora.
L'influenza di questi elementi determina la differenza fra persone con lo stesso segno zodiacale.
Nel grafico riporto la "fotografia" del cielo nel momento in cui sono nata, inutile dire che sto ancora provando a interpretarla, ma ad alcune cose riesco chiaramente a dare spiegazione, pur con i pochi rudimenti di astrologia che posseggo e che ho acquisito, peraltro, da autodidatta...
Mi piace leggerla ogni tanto per trovare corrispondenze o indicazioni, ma senza riuscire mai a dare un'interpretazione finale e questo in fondo mi va bene, perchè mi lascia aperta la speranza che qualcosa vada diversamente da quello che mi sembra di intuire...
La solita vecchia questione per cui ogni essere umano ha bisogno di credere che ciò che desidera possa accadere e anche perchè così facendo, mi risulta più semplice alzare gli occhi al cielo ogni tanto e dare la colpa a qualche pianeta... :D

domenica 25 aprile 2010

Una nuova torre di Babele?!?!

Scrivo di quest'argomento nel giorno della Liberazione d'Italia perchè, pur essendo in parte attinente, mi sembra comunque molto significativo.
E' di questi giorni infatti, la proposta leghista di effettuare un "test di dialetto", da inserire nella riforma scolastica, ai professori che insegnano nelle scuole del Nord Italia per testare la conoscenza della storia, delle tradizioni e dei costumi della regione in cui insegnano.
La Lega ritiene infatti che questo sia il modo migliore per testare le capacità dell'insegnante e non i suoi titoli o le precedenti esperienze di insegnamento che non garantirebbero "un'omogeneità di fondo" (parole testuali della deputata della Lega che ha presentato la proposta), in quanto i titoli si possono comprare e spesso risulta così nelle scuole.
Ora...certamente è una proposta in linea con i principi del partito leghista e su questo niente di cui meravigliarsi, ma nella lista delle cose che non vanno e che sono incostituzionali in questa proposta di legge, io non so proprio da dove cominciare!
Provo partendo dalle parole che sono state usate per spiegare il motivo di questa proposta e che riporto fedelmente: "Questa nostra proposta che, ripeto, è l'unico punto che noi chiediamo venga inserito nella riforma, punta ad ottenere una sostanziale ugualianza tra i professori del Nord e i professori del Sud. Non è possibile, infatti, che la maggioranza dei professori che insegna al Nord sia meridionale".
Io mi chiedo: ma come si possono dire tutte queste cose e non cogliere il senso dell'incostituzionalità di cui sono intrinse?
L'italia è una, l'hanno fatta gli italiani che sono morti per riunificarla e il fatto che esistano più professori meridionali potrebbe forse dipendere da un maggior numero di laureati in materie umanistiche e letterarie originari del Sud piuttosto che del Nord.
Del resto è fatto ormai noto che chi si laurea al Nord, ha molte più possibilità d'inserimento lavorativo in vari settori e non ambisce necessariamente a fare il professore per la scuola pubblica.
Complice un'atavica questione meridionale, sulla quale non ha nemmeno più senso ritornare, ancora oggi i laureati del Sud, vedono nell'impiego statale la migliore opportunità di lavoro che gli può essere offerta. Ragionandoci, quindi, è questo provoca lo squilibrio fra le percentuali degli insegnati di origine meridionale e quelli di origine settentrionale.
Le leggi sull'istruzione inoltre, non sono regionali ma statali, per cui, nelle graduatorie di insegnamento rientrano tutti i profossori d'Italia ed essendoci sempre carenza di docenti al Nord, appare quasi scontato che è lì che si concentri la maggioranza dei docenti presenti nelle graduatorie scolastiche che, per quanto detto sopra, risultano più affollate da meriodionali piuttosto che da settentrionali.
Dunque...ecco svelato l'arcano! Non è un tentativo di invasione barbarica da parte del Sud sul Nord!
Rispetto molto la difesa e gli interventi volti alla valorizzazione delle peculiarità regionali del nostro bellissimo e varigato paese, ma non quando diventano uno strumento per separare e offendere gli italiani sulla scorta di logiche razziste e di disprezzo nemmeno tanto velate...
Inoltre i professori a scuola insegnano la storia d'Italia, non unicamente la storia del Piemonte, o solo della Lombardia o solo del Veneto ecc...
C'è chi è morto per unificare l'Italia, c'è chi è morto nella seconda guerra mondiale per liberarla dal gioco di un pazzoide omicida con il mito della razza.
Varrebbe proprio la pena di ricordarsele certe cose, non solo oggi, ma soprattutto oggi che festeggiamo la riunificazione italiana.
Siamo tutti italiani: quelli del Sud che vanno a lavorare al Nord e quelli del Nord che vanno in vacanza al Sud; non mi pare che i leghisti si facciamo tanti problemi di origine in quest'ultimo caso....
Concludo con una frase di Albert Einstein molto significativa:
"L'unica razza che conosco è quella umana!"
Riflettete gente....

sabato 24 aprile 2010