Quando ho sentito questa canzone per la prima volta, mi sono riconosciuta.
Sfido chiunque a non fare bilanci di questo tipo sulla propria persona una volta che si è arrivati ai fatidici 30 anni e sembra che il tempo ti sia passato troppo velocemente per porre rimedio a certe situazioni e a certi "squilibri" fisici e psichici che il tempo, implacabilmente, ha provocato.
Si dice spesso che l'importante è stare bene dentro, che bisogna saper accettare gli anni che passano e che la serenità sta nel non lottare contro il tempo ma cercare fare in modo che passi nel miglior modo possibile.
Alzi la mano chi non ha pensato almeno una volta che sono tutte balle....
Se poi aggiungi che ci sono persone che certe "velleità fisiche" non sono mai riuscite a vederle e provarle su stesse, il quadro peggiora.
Io sono una di quelle persone. Non sono mai stata perfetta fisicamente, nemmeno a 15 anni. Certo prima la mia pelle aveva un'elasticità maggiore, il mio metabolismo rispondeva velocemente ai cambiamenti adeguandosi senza difficoltà, i tempi di ripresa dopo i pranzi e le cene delle festività comandate, erano notevolmente ridotti.
Oggi, alla soglia dei 30 anni, tutto è diventato più difficile per me: colpa di un lavoro che mi costringe sulla sedia per più di 8/9 ore di fila al giorno, colpa del tempo che mi manca tra casa, impegni sociali, studio e lavoro, colpa del tempo che passa che ha modificato i tempi di risposta del mio metabolismo e di un'alimentazione disordinata, fatto sta che non riesco a sentirmi in forma da molto tempo ormai.
Così tanto tempo che me lo sono dimenticata.
Nel corso degli anni passati, il tempo mi ha cambiata molto, oggi so accettare tante cose che prima non riuscivo ad accettare e superare. So comprendere, capire, perdonare, essere assertiva, essere accondiscendente, essere prudente, calcolare i tempi per intervenire e quelli in cui restare in disparte, accettare sconfitte e non vantarmi delle vittorie ma....davanti alla trasformazione fisica, sono ancora un'immatura. Lo ammetto: non riesco ad accettarla.
La canzone di Noemi non vale solo per l'aspetto fisico, è chiaro. Io però la sento mia soprattutto per questo scoglio qui del tempo inesorabile che si affligge sul mio fisico, anche a livello di fastidi e acciacchi che non avevo mai avuto.
Davvero sono diventata questa? E senza accorgermene?
Ahi ahi...succede.
Canzone per riflettere....
Bella canzone, piace un sacco anche a me.
RispondiEliminaTutto il tuo discorso credo poi sia racchiudibile nella storia più vecchia del mondo, del tempo che passa e segna in positivo e in negativo una persona, no?
Mi attende lo studio, buona domenica, un bacione!
Si, per la canzone si. Un pò meno per me.
RispondiEliminaDiciamo che l'insegnamento è corretto, ma io riesco a vedere solo gli aspetti maggiormente legati ai segni del tempo sul fisico.
Credo che avrò sempre il timore della vecchiaia che incombe, spero solo di non farne una malattia.
Buona domenica Nia ;)
...e buon studio!