Nonostante mi ritenga molto più fortunata dei bambini di oggi, nati e cresciuti in una società stressata e sempre più individualista, noi tentenni siamo quelli che pagano più di tutti i problemi sociali di oggi: disoccupazione, sincretismo religioso e perdita dei valori e il brutto è che non siamo preparati, perchè la nostra infanzia è stata serena, tutto sommato...
Siamo quelli che si sono trovati in mezzo, con le crisi economiche globali, senza certezze per il futuro, senza lavoro, senza possibiltà di farsi una famiglia perchè abbiamo nelle tasche pochi euro, i gabbati dalla riforma scolastica e universitaria, quelli che se lavorano non vedranno mai una pensione (ammesso di arrivarci alla pensione), quelli che devono fare i conti con la fobia delle malattie di vari tipi (allergie, malattie sessuali, tumori che i nostri nonni nemmeno sapevano cosa fossero). Quelli che vorrebbero amore ma non sanno darlo, quelli che lo danno ma non sanno pretenderlo in cambio e vivono di sofferenze, quelli che non si impegnano per paura di soffrire, quelli feriti, quelli imbrogliati, quelli della guerra fredda ecc...
Mi sembra che la nostra generazione a differenza di altre che potevi identificare in modo distinto, ad esempio la generazione del '68, i figli dei fiori, i paninari, non sia identificabile...Siamo quelli di mezzo.
Generazione 1000 euro (se gira bene). Senza futuro.
Mentre riflettevo su questo, sulla bacheca facebook di una mia cara amica veniva commentata una vignetta che riassume il senso della mia riflessione. La sagacia di Mafalda non ha eguali. Credo che a te, Nia, piacerà molto....
Ciao Elisa, buona domenica.
RispondiEliminaOrmai mi conosci, Mafalda ha racchiuso nella parte finale il mio pensiero: ci stanno fregando il futuro, da sotto gli occhi e il bello (per modo di dire) è che puoi a volte proprio solo guardare... coincidenza anche questa, visto che proprio ieri ho pronunciato questa frase! Forse non si farà che accrescere ancora di più quest'individualismo, visto che ognuno cerca di tirarsi su come può...
Ciao Sonia,
RispondiEliminasapevo che ti sarebbe piaciuta! ;)
....E che saremmo state d'accordo. Per quanto riguarda la riflessione sai, a volte le cose le scrivo o le dico a voce alta per evitare di essere colta da indifferenza, perchè ho timore che se non lo faccio mi scivoleranno addosso facendomi perdere la capacità di indignarmi davanti a esse. E non voglio perderla....
E comunque, al di là della riflessione, che attesta proprio quanto dici tu ovvero che spesso possiamo solo stare a guardare, ho riscoperto - riflettendo - l'acume dei fumetti. Certi fumetti come i Peanuts, che a te piacciono molto, i fumetti di una volta che in poche righe condensavano pensieri e sentimenti complessi racchiudendo fondi di verità....
Mi è nata una nuova passione, ma in realtà l'ho solo riscoperta.....
Buona giornata a te.... :)