sabato 22 ottobre 2011

Lezioni di grammatica

Riflettendo su quanto sta succedendo negli ultimi tempi in Italia e nel mondo, mi sto convincendo sempre di più che la realtà per noi, generazione di trentenni cresciuti con i cartoni animati giapponesi, i fumetti di topolino e il timore delle malattie sessuali, sia sempre più a tinte fosche...
Nonostante mi ritenga molto più fortunata dei bambini di oggi, nati e cresciuti in una società stressata e sempre più individualista, noi tentenni siamo quelli che pagano più di tutti i problemi sociali di oggi: disoccupazione, sincretismo religioso e perdita dei valori e il brutto è che non siamo preparati, perchè la nostra infanzia è stata serena, tutto sommato...
Siamo quelli che si sono trovati in mezzo, con le crisi economiche globali, senza certezze per il futuro, senza lavoro, senza possibiltà di farsi una famiglia perchè abbiamo nelle tasche pochi euro, i gabbati dalla riforma scolastica e universitaria, quelli che se lavorano non vedranno mai una pensione (ammesso di arrivarci alla pensione), quelli che devono fare i conti con la fobia delle malattie di vari tipi (allergie, malattie sessuali, tumori che i nostri nonni nemmeno sapevano cosa fossero). Quelli che vorrebbero amore ma non sanno darlo, quelli che lo danno ma non sanno pretenderlo in cambio e vivono di sofferenze, quelli che non si impegnano per paura di soffrire, quelli feriti, quelli imbrogliati, quelli della guerra fredda ecc... 

Mi sembra che la nostra generazione a differenza di altre che potevi identificare in modo distinto, ad esempio la generazione del '68, i figli dei fiori, i paninari, non sia identificabile...Siamo quelli di mezzo. 
Generazione 1000 euro (se gira bene). Senza futuro.

Mentre riflettevo su questo, sulla bacheca facebook di una mia cara amica veniva commentata una vignetta che riassume il senso della mia riflessione. La sagacia di Mafalda non ha eguali. Credo che a te, Nia, piacerà molto....