Per la serie "non c'è fine all'orrore", mi trovo tristemente a commentare una notizia di qualche giorno fa che riguarda un disegno di legge presentato alla Camera da una deputata leghista, Carolina Lussana, allo scopo di regolamentare il "diritto all'oblio".
Se qualcuno si divertisse ad andare in giro a chiedere ai passanti di cosa si tratta, sono certa che nessuno sarebbe in grado di spiegare cos'è...e il trucco, badate bene, sta proprio in questo!
Dico questo non per dire che molti di noi non sanno quali sono i propri diritti fondamentali, ma perchè il diritto all'oblio in realtà è una cosa così "scontata" per certi versi, che uno non si accorge di possederlo.
Sinteticamente si può dire che questo diritto, introdotto negli anni '70 tra i diritti della persona, serve a tutelare il diritto di ognuno a non vedere riproposti al pubblico fatti propri che in passato furono oggetto di cronaca. A volte si tratta di una sola notizia, altre volte con i vari approfondimenti una notizia viene acquisita dalla collettività e rimane nel tempo. In ogni caso l’interesse pubblico alla sua riproposizione va scemando fino a scomparire e sorge il presupposto del diritto all’oblìo. Per fare un esempio può trattarsi del caso di un cittadino X che effettua una rapina allo scopo di procurarsi i soldi per comprare una dose di droga, il diritto all'oblio permette al soggetto, scontata la sua condanna, di finire nel dimenticatoio generale.
Questa è una tutela sacrosanta, ma vale per il cittadino X, privato, anonimo, senza legami istituzionali e senza rapporti con, vediamo un pò....magari la politica???
Ma se si trattasse di un politico? Quello il cui rapporto con la collettività perdura nel tempo e che sarà sempre attenzionato dall’opinione pubblica, anche per ciò che riguarda il passato?
Bè allora io vorrei sapere cosa ha fatto dal momento che mi governa e nel momento in cui mi devo recare a votare.
Se dovesse passare questo disegno di legge, ddl 2245, allora dalla rete (eh si perchè il bavaglio stavolta viene messo a internet badate bene!) passati 2 anni, dovrebbero scomparire tutte le informazioni riguardanti qualsiasi procedimento penale a carico di chicchessia, pena una sanzione amministrativa da € 5.000 a 100.000 ai danni del proprietario del sito e ciò vale per tutti: dal lavapiatti al ministro.
Voi direte che non è vero: l'art.3 di questo ddl dice che la cancellazione del web non può riguardare "chi esercita o ha esercitato alte cariche pubbliche, anche elettive, in caso di condanna per reati commessi nell’esercizio delle proprie funzioni, allorché sussista un meritevole interesse pubblico alla conoscenza dei fatti”.
E invece il bavaglio si nasconde dietro alcune paroline magiche "nell'esercizio delle proprie funzioni", questo vuol dire che se un ministro (magari dell'economia) aveva anni prima della carica, un'azienda e ha subito un processo per bancarotta fraudolenta noi ce ne dovremmo scordare in 2 anni!
O ancora, per fare un esempio più recente, che tutti i documenti riguardanti il processo Berlusconi-Mills potranno restare in rete sono per 2 anni visto che Berlusconi, seppure accertato come corruttore in quel processo (ma salvato dal lodo Alfano e quindi è un processo che verrà archiviato), non ha commesso il reato nell'esercizio delle sue funzioni pubbliche ma semmai nella gestione della sua azienda privata.
Quello che vogliono farci scordare è che persone come queste governano però "la cosa pubblica" e non solo le loro cose private; e io da buona e brava cittadina che crede nello Stato e paga le tasse non dovrei mai scordarmi di queste cose quando vado a votare, quindi certe notizie non dovrebbero sparire dal web....
Attenzione però in caso di condanna nel processo la relativa notizia potrà essere mantenuta in rete per un tempo che varia in funzione della pena comminata dal giudice, non dell’interesse obiettivo che suscita il fatto, quindi questo "interesse pubblico" viene graduato secondo le volontà di un giudice X...
Questo vuol dire che dei delitti commessi nel nostro paese, l'omicidio di Garlasco, la strage di Erba ecc, rimarrà traccia, ma delle più grosse truffe ai danni dei cittadini, dei delitti che vengono commessi contro lo Stato da parte di chi ci governa nessuno dovrà più sapere niente perchè c'è il diritto all'oblio!!!
Questo ddl è un bavaglio perchè impedisce l'acquisizione di notizie attraverso un’attività di ricerca da parte dell'utente sugli appositi motori della rete, è come se all'improvviso all'università ci venisse detto che non possiamo più prendere in prestito alcuni libri per studiare perchè sono ormai trascorsi 2 anni dalla loro pubblicazione.
Una gran scomparsa di fatti come potete osservare...
Faccio notare inoltre come, essendo il diritto all'oblio tutelato dalla costituzione, visto che si parla dei diritti inviolabili all'art. 2 della nostra legge fondamentale, non occorreva creare una legge apposita ma ciò da l'occasione al governo, ancora una volta, di stabilire ulteriori restrizioni alla libertà di espressione.
Edward Morgan Foster diceva: "Quando arriva la conoscenza, arriva anche la memoria" ora si sta lavorando perchè ci vengano tolte sia l'una, che l'altra.