Sembra il titolo di un film o di un libro...
Una frase trita e ritrita, detta tantissime volte, distrattamente, come se fosse una cosa banale.
Ma spesso quando qualcosa o qualcuno ritorna, mette di fronte a una serie di verifiche e analisi che scatenano vari sentimenti nella persona: dubbi, emozioni, rancore, rabbia, felicità, sorpresa, ansia, frustrazione... e l'elenco potrebbe continuare all'infinito.
La maggior parte delle volte uno si chiede perchè, nell'universo del possibile, il caso sceglie proprio quell'evento e lo lascia accadere.
Questa frase mi piace, suona come la parafrasi di un passo celebre del libro "Oceano mare", di Alessandro Baricco. Un caso che l'abbia scritta proprio ieri sul blog di una mia carissima amica?
Chi lo sa... spesso il destino gioca con la vita delle persone.
L'avevo letto da qualche parte che sarebbe stata un'estate strana, forse uno di quegli oroscopi mensili che si trovano nei siti di astrologia.
Avevo detto anche: questa mattina comincia storta...
Infatti, in ordine di sequenza, ho dovuto ritirare una raccomandata in posta ed erano tasse, mi chiama mia sorella e mi dice che è morto il fratello di un nostro amico per un ictus e che ci saranno i funerali, in studio mi saltano le indicazioni per un progetto e alle 13 e 29, eccolo!
Come se non bastasse oggi è il compleanno della mia ex coinquilina a cui voglio molto bene e il compleanno di un collega del mio ragazzo a cui non voglio per niente bene, causa di una serie di noie che abbiamo dovuto affrontare di recente.
So già che al rientro in casa dovrò litigare perchè non voglio essere ipocrita e andare a festeggiare una persona che mal sopporto, perchè mi conosco: esploderò dicendo tutto quello che penso e la cosa non sarà buona.
Io avrò fatto la figura della guastafeste (pur essendo nel giusto) e rovinerò il rapporto che c'è tra il mio ragazzo e il suo collega (anche se sarebbe una cosa salutare).
Ma al di là di questo, che già fa capire il tono della mia giornata, alle 13 e 29, eccolo!
Venditti cantava "E quando pensi che sia finita....è proprio allora che comincia la salita...".
Toglierei la seconda parte della strofa se non altro perchè non intendo percorrere alcuna salita, di certo non più.
Ormai ho la mia strada, è vero non me la sono scelta ma ho faticato a trovarla e sono stata fortunata ad ascoltare il cuore che mi diceva di percorrerla.
Indietro non torno.
E spesso sono le strade che scelgono te e non il contrario. Quando le inizi non pensi nemmeno che può essere la tua strada.
Non lo sapevo nemmeno nel 1999 quando una strada scelse me e io non la volevo percorrere. Eppure quel viaggio mi rese così felice... come una persona non crede di esserlo mai nella vita.
Ma niente é per sempre e la strada s'interruppe nel 2004, davanti non c'era più il sentiero ma solo un portone sbarrato a cui non potevo avere accesso: non avevo le chiavi, non avevo una scala, era ricoperto di rovi e io dopo un pò, diventai troppo debole per tentare la scalata.
Ma lasciando da parte le metafore, alle 13 e 29 di oggi posso dire che il destino è venuto a bussare un'altra volta alla mia porta e mi ha riportato qualcuno che credevo non avrei mai più visto o sentito (e, senza dubbio, una parte di me lo sperava...).
Così come ha fatto 2 anni fa, quando mi riportò indietro un passato, all'epoca era un passato vecchio di oltre 4 anni, che non immaginavo sarebbe più tornato.
Quella volta l'ho presa così, forse con filosofia ma ero amaraggiata da quanto avevo saputo.
Il destino si era veramente divertito con me e mi aveva fatto scoprire che per 4 anni in realtà quel portone era rimasto accessibile.
C'era una porticina nascosta tra i rovi, in un angolo del portone, ma chi c'era dietro di esso non aveva voluto mostrarne l'esistenza, magari provando anche solo a dare qualche segnale...
La vergogna e l'orgoglio glielo avevano impedito. Esattamente due anni fa come ora mi sentii triste per il tempo perduto, ma razionalizzai pensando che se le cose accadono ci deve essere un motivo, e se dei sentimenti impediscono di aprire una porta, forse chi c'è dietro non vuole davvero aprirla.
Alle 13 e 29 di oggi la mia reazione è stata sorprendentemente diversa.
Non ho provato rabbia, nè frustrazione, nè ansia...stranamente l'ho presa a ridere!
Incredibile questa cosa per me. Ne ero divertita.
Forse perchè incosciamente sapevo che davanti ai miei occhi stavo ottenendo la dimostrazione di quanto avevo sempre pensato. L'ulteriore dimostrazione che la scelta di due anni fa, di trasformare quel cammino in una strada chiusa e di tramutare quello che era presente in passato da dimenticare, era stata una scelta giusta.
Sinceramente non so cosa spinge il passato a tornare.
Non me lo sono chiesta per molto tempo...ho creduto, forse inconsciamente, che il passato a volte ritorna perchè la vita è ciclica; e perchè ci sono mostri che vanno riaffrontati per verificare se non fanno più paura.
Chissà se questo mostro è tornato per l'ultima volta o se tornerà ancora.
Per questa volta sono fiera di potergli dire: "Non hai stravolto la mia giornata (ben altre cose lo hanno fatto) e non mi fai più paura!"
Quello che mi preoccupa è che la giornata non è ancora finita.....